Pagina:Mela - I tre libri di Pomponio Mela del sito, forma, e misura del mondo. Tradotto per messer Thomaso Porcacchi.djvu/64

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,. libro [tendenti dTaco,cr di Pino. Di’ là è Butroto, dipoi i monti Cenimi quindi fi torce in Adria Queflo mare ha ijuot liti molto lontani, ond’egli di larghezza è mol toftaciofo, ma però è maggiore, doue egli fino a Ter gefio paffa per la ’.Ulna, il rimanente poi tutto è tir* condato da’ Pr ance fi, e da gli italiani. il principio di queUo e poffeduto da’ Parthenij, e da’ Dafaretthi: il re fio a poco a poco da gli Emetti, er da Beaci. Seguita = no pojcia quelli, che propriamente fon chiamati Miri* ci: er dopo quefii i Pirei, iLibumi, er ifiria. Fra le citta la prima e Orico, l’altra Dirrachio, già era E pi danno, ma i Romani gli mutarono il nome, percioche parue loro, che con quel nome indouinajfe danno. Di’ là e Apollonia, Salone, ladera, Nona, Tragurio, il gol* fo di Fola, er P ola già, per quel che fi dice, habitata da’Colcki, ma hcra(che cofi girano le cofc del mondofi colonia de’ Romani. I fiumi fono Ba,Nar,e’l Danubio,gia detto lfiro, ma Ea corre lungo Apollo* tiia, Nar,fra’Pirei,e i Liburni, per tifi-ria corre l’ifiro. M a Tergefie pa* fio nel fieno più adentro d’Adria, fior = nifce l’U liria. descrit