Pagina:Melli - La Colonia Eritrea (1899).djvu/36

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tenente del Mahdi Osman Digma stringeva la guarnigione di Sinkat, Tokar, Kassala e Berber e minacciava i porti del Mar Rosso.

Il fanatismo religioso eccitato dalle parole del Mahdi infiammava gli insorti e li rendeva temerari, sprezzanti della morte e feroci non soltanto contro gli uomini, ma anche contro le donne ed i fanciulli; quanti europei capitavano fra le loro mani venivano passati a fil di spada.

Già due corpi egiziani mossi da Suakim per recarsi in soccorso delle guarnigioni bloccate erano stati quasi distrutti l’uno a Kasgil il 9 novembre 1883 (Hichx pascià) e l’altro ad El Teb il 1° febbraio 1884 (Bacher pascià); l’Egitto e la Turchia si dibattevano nell’impotenza, e l’insurrezione rumoreggiava nel basso Nilo: allora l’Inghilterra che per l’occupazione militare del paese, ne era divenuta la tutrice naturale, spinta dall’opinione pubblica e dal Parlamento, credette doveroso di intervenire e di assumersi l’incarico della liberazione delle predette guarnigioni.

Cominciò col far allestire un primo corpo di spedizione sotto gli ordini dei generali Stevenson e Graaham, i quali però, non riuscirono ad impedire la caduta di Tokar e Berber nelle mani degli insorti. Si valse quindi dell’opera del celebre generale inglese Gordon, il quale sotto Ismail pascià, era già stato due volte governatore nel Sudan, acquistandosi fama di giusto e di forte. Egli fu inviato a Kartum munito dei più ampi poteri perchè cercasse di arrestare l’insurrezione e