Pagina:Memini - Mia, Milano, Galli, 1884.djvu/176

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sguardo stanco c'era come una inconscia preghiera, un ignaro appello alla compassione e alla simpatia. Essa era tuttora agitatissima; calda ancora del recente slancio religioso, aveva il cuore pieno di quell'entusiasmo profondo della preghiera che, di tutto, fa anima e fraternità! Ci voleva ben poco per maggiormente commoverla. Infatti, la vista di quella persona, ch'ella sapeva essere affezionata a lei, alla memoria del padre suo, le fece in quello strano momento un effetto non meno strano. Nel dolore delle sue inquietudini, del suo isolamento morale, Drollino le parve quasi un amico. Lo guardò con una dolcezza ignara, ma affettuosa, e per un momento, senza saperlo, come una persona stanca che cerchi un appoggio, trattenne la sua mano nuda, tremante, su quella, guantata di camoscio, che Drollino teneva pronta per aiutarla a salire.

Un brivido forte, ma tosto represso, agitò per un secondo la magra persona di Drollino. Un lampo, subito smorzato, passò nei suoi occhi neri;