Pagina:Memini - Mia, Milano, Galli, 1884.djvu/183

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credo.... con questo tempaccio.... Stavo appunto dicendo a tuo marito....

— Sicuro.... sicuro — interruppe Giuliano, per secondare la Baronessa. — Giusto.... mi diceva, e io rispondeva che tu facevi malissimo, ch'era una delle tue ubbie solite, e che io permettendolo avevo fatto una corbel....

Ma la Baronessa, che studiava attentamente il viso di Milla, troncò con uno sguardo la trovata del Duca.

— Ti senti male? — chiese alla Duchessa, con un mirabile crescendo di gentilezza.

Milla non rispose; si sentiva la gola serrata da uno spasimo isterico. Eppure voleva parlare.... voleva dirla una parola atta ad esprimere il senso d'indignazione che la padroneggiava. Ma l'agitazione nervosa che scuoteva tutta la sua povera personcina fu più forte di lei. Milla si sentiva smarrire, non ci vedeva quasi più, sentiva nelle orecchie uno scampanio stridente. Vacillava, e, per non cadere, s'appoggiò con ambe le mani a un tavolino lì presso.