Pagina:Memini - Mia, Milano, Galli, 1884.djvu/191

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Milla, ben inteso. Cos'era venuto in mente a quella sciocchina d'invitarla ad Astianello per farle poi di quelle scene mute da vittima? E il bello era che lei non se ne curava per nulla di quello stolido di Giuliano, ed era animata delle migliori intenzioni. Lui, si sa, sfido io!

Olga aveva voluto provare, divertirsi un poco, nulla più. L'avevano invitata per far vedere che non la temevano; è naturale ch'essa desse loro una piccola lezione. Ma ora Milla, colle sue imprudenze, la metteva in una posizione falsa, seccante..., e quasi quasi meritava davvero....

Durante tutta la sera, quella valente schermitrice fu impareggiabile. Si mostrò così gentile, così naturalmente calma, seppe talmente manovrare, celando l'apparenza d'ogni manovra, che a poco a poco i più creduli cominciarono a dubitare. E giunta l'ora di separarsi pel riposo notturno, alcune fra le signore chiedevano a sè stesse: — E se non fosse vero? — Molti aspettavano l'indomani per decidere. Bisognava vederle