Pagina:Memini - Mia, Milano, Galli, 1884.djvu/284

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lezione a Battista. Drollino era quieto, calmo assai....

La sera dopo, mentre si distribuiva l'ultima razione di biada, il signor Damelli capitò in scuderia, e diede precisamente quest'ordine:

— Domattina alle dieci l'americana ad un cavallo per andare alla stazione a prendere il signor Duca.

Drollino ch'era poco lungi, udì quell'ordine. Alzò bruscamente il capo, e appoggiò per un secondo la mano sul muro, come se si sentisse minacciato da una vertigine.

Poi disse rispettosamente:

— Sì signore.... ci penso io.

* * * * *

L'indomani, il tempo era splendido. Suonavano le otto del mattino, e sulla spianata della rimessa Drollino si teneva ritto davanti a Mia, già attaccata al phaèton e che, impaziente dell'indugio, allungava ogni tanto il collo e colla lunga coda flagellava i suoi nobili fianchi. Battista, già in