Pagina:Memoriale di Paolo dello Mastro.djvu/17

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Recordo Io Pauolo che in nell’1441. a dij 15 di febraro, e fu di mercordi, in nellora delle messe me riaque da’ Jacovella mia moglie una mea erede maschio, alla quale Benedetto mio Padre, perchè naque de’ mercordìe, che è lo die de’ Santo Lorienzo, volse che li fosse posto nome Rienzo; lo Dio li presti buona ventura in questo Mundo, e che possa esser buono homo.

Recordo Io Pauolo, che in nell’anno 1441 a dij 25 de marzo, e fu di venerdì, à Giuorio mio frate nacque da Angelora soa moglie uno figlio maschio, allo quale pone nome Mariano; Dio li conceda grazia, che possa esser buono homo in questo Mundo.

Recordo Io Pauolo, che in nelli 1441 a dij 17 di luglio lo die de reto a Santo Alesso, e fu de’ martedie, se morio Nastasi mia figlia, alla quale Dio l’aia misericordia ad essa, et a tutti quelli, che sò passati da questa presente vita.

Recordo Io Pauolo, che in nelli 1441, e fu l’ultima domenica di Settembre, Benedetto mio Patre maritao Renza nostra sore a Rienzo dei Coluza de’ Cecolo, e deoli fiorini ottocento fralla dote e lo acconcio, e feceli lo mezo (?) dello velluto, e questo appare per contratto di Pietro Mellino pubblico Notaro.

[Venuta a Roma dell'Abb:e di S. Antonio Sig:r Grande del Prete Janni, venuto da Egitto.] Recordo Io Pauolo, che in nelli 1441, a dij 9 di ottobre vene a Roma uno Abate de’ Santo Antonio, lo quale era de Egitto, et era uno granne Signiore dello Prete Givanni1, e venne con forza 12 monaci, e quanno entrao la porta fu adestrato dallo Castellano de Castiello, lo quale avè nome misser Antonio da Padova, e dall’altro lato li Conservadori di Roma, li quali erano o Mancino, e Pauolo Sanguignio, e Antonio Baffo,2 e questi lo adestrao per infino a Santo Biasio, e poi lo adestraro li Caporioni per infimo a Santo Lorienzo in Namaso3, e li desmontaro, e lo seguenti die4 li fu mostrato lo Sodario5, e poi li fue mostrate le Teste de’ santo Pietro, e Pauolo, e quelli dij lì fu fatta una nobile processione, e questo li fu fatto, perchè erano X piani de foco e crescèro in nella fede dello Battismo6.


  1. Andrea, Abate di Sant’Antonio in Egitto, e Pietro Diacono, inviati come ambasciatori da Giovanni patriarca de’ Giacobiti, e da Costantino Zarè-Giacobbe Imperatore d’Etiopia, per chiedere d’essere ricevuti nella Chiesa Romana. Prete Janni ritenuto in allora erroneamente che fosse sovrano d’Etiopia, fu capo di tribù di tartari fra il Mogol e la Cina (V. Star, cit.).
  2. Cod. Corsin.: Antonio Basso, ecc.
  3. Cod. Corsin.:... a San Lorenzo in Damaso.
  4. Cod. Cors.:... e lo di seguente.
  5. Vedi Diz. del Moroni Art. Volto Santo. Il Sudario fu mostrato ai due Ambasciatori a porte serrate nella Basilica Vaticana, ecc.
  6. Cod. Corsin.:... perchè erano christiani de fuoco e cresero nella fede del Battesimo.