Pagina:Memorie della Accademia delle Scienze di Torino, Tomo XXIX.djvu/345

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DEL PROF. STr.rAKO rorsoN 255

lia im scno clopplamciile incavato in linoa cm va a doppia carciia <li cui quelia, che fornierebbe il rilievo del corsaletlo e come dentata, cioe le strie trasversc sono ivi imbricate. I denti del cardine principiano dalla nalica soUo la quale si trova im \Tiolo e scorrono crescendo sino alia fine. L’ inlerno poi della valva e uitido, e del colore della majolica biaiica. Lungliezza a liiiee, larghezza 4

5. iNucuLA ohliqua Lam. ^

Testa sub-elliptica, oblique acuta, . margine inleriori obsolete striata.

Qucsta che ho preso a Lessona vicino dl Masscrano, ha molta analogia colla N. oblicpia del Professore Lamark, all’ eccezione del margine interiore, che nella nostra si ravvisa per mezzo della lente, finamente strialo. I denli dalla parte davauti, haono maggior grossezza.

Lunghezza linee 4

sGENERE VI. Pectvncvlvs.

1. Pectunculus. Area pilosa Linn.

Abita nel Medilerraneo, nell’ Occaiio Asialico, e Americano (Linn.) ncll’ Adriattco ( Ginn. Olivl ). . fossile non rare in alcuni siti deir Asligiana, nei contorni di Torino e nell isola d’ Ischia.

Ne abbiarao di lutte le grandezze, e anclie in eta giovanile.

2. II medesimo alio stale spatoso e delle mcdesime dimejisioni del pvccedenle: si trova ad una certa profoadita insieme a varj cioltoli si\Ua nostra collina.

3. Pectunculus.

Area inflata Brocc. pag. 4 94Fossile in Pieiuonle e nel Piacentino.