Pagina:Memorie della Accademia delle Scienze di Torino, Tomo XXIX.djvu/421

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del cav. di s. quintino 9

i sepolti avanzi delle antiche terme di Roselle or mentovate. Sarebbe parimente cosa molto opportuna il verificare la qualità del marmo di alcune statue, e sculture di maniera etrusca, che vedonsi nella villa dei Signori Della-Stufa a Signa, presso Firenze; come pure l’esaminare tanti altri monumenti di quelle età, sparsi nelle diverse collezioni antiquarie sia d’Italia come d’oltremonti, onde mettere sempre più in evidenza l’esposto argomento.

In una corsa che ho fatta, in quest’anno medesimo 1824, in alcune parti della Liguria, della Toscana, e della Lombardia ho avuto campo di vedere, e di convincermi che comunissimo essere dovea per tutta Italia il nostro marmo etrusco, non solo negli ultimi periodi della repubblica romana, quando per avventura furono edificati i bagni di Massaciuccoli; ma ancora ne’ più bei tempi dell’Impero.

In Albenga, per esempio, nell’atrio del palazzo altre volte della Nob. famiglia Costa, ora de’ Marchesi Del-Carretto, sta fissata nel muro un’antica iscrizione sepolcrale, che, per la forma elegante de’ suoi caratteri, e degna della florida eta di Trajano, o degli Antonini; questa iscrizione appunto è scolpita nel nostro candidissimo statuario.

Nella R. Galleria di Firenze, nel mezzo della sala de’ vasi italo-greci, s’alza sopra nobile piedistallo un antico torso di eccellente scarpello, e di vero marmo pario, il quale dovea rappresentare altre volte un Genio della morte. Il defunto scultore Spinazzi cui fu dato a restaurare, avendo dovuto supplire alla mancanza della parte inferiore della statua, per accompagnare la qualità del marmo, si valse di un aulico frammento, riputato da lui, come quello, di statuario di Paros. Ma lo Spinazzi s’inganno; il frammento scelto da lui non era altrimenti di marmo forestiero, ma sì bene etrusco affatto simile al mentovalo delle terme di Massaciuccoli. E quella statua graziosissima, da lui convertita in un amorino, in atteggiagiamento di mestizia, sta là come testimonio della verità del mio dire, e come monumento che par quasi fatto a bella posta per