Pagina:Memorie della Accademia delle Scienze di Torino, Tomo XXIX.djvu/429

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metro sessagesimale 17

il sessanta come il prodotto di dodici via cinque, ma si ebbe piuttosto come il prodotto di sei via dieci, due numeri questi fondamentali, l’uno della divisione primitiva del circolo, l’altro d’ogni divisione corrispondente alla primitiva numerazione.

8. Ed era bensì naturale che il dieci operasse la prima suddivisione, ossia la divisione seconda del circolo; non lo era punto che operasse la divisione prima: il che tanto è vero, che anche a’ moderni, i quali ben a ragione tanto hanno esteso l’uso dell’aritmetica decimale, non è venuto in mente di voler dividere il circolo in dieci parti, e l’anno anzi diviso in quattro: divisione questa, la quale non è nata dalla generazione del circolo, ma dalla relazione che passa tra’ suoi archi e gli angoli al centro, e per cui quelli son misura di questi; epperò la divisione in quattro e già d’alquanto più dotta e men primitiva di quella in sei.

9. Dopo quella divisione seconda che diede la parte sessagesima, il bisogno esigendo qualche maggiore suddivisione, ognuna di quelle parti sessagesime fu di nuovo divisa in sei, o sia per la memoria della prima divisione in sei, ovvero per la corrispondenza che in tal modo venivasi a stabilire colla divisione duodecimale dello Zodiaco e dell’anno, od ancora pel comodo di trovare nel trecensessanta fino a ventiquattro divisori, e così poter fare ventitre divisioni del circolo, ed avere i lati di ventidue poligoni regolari.

10. La divisione del circolo in trecensessanta gradi venne dunque a risultare da tre divisioni successive, la prima per sei, la seconda per dieci, la terza di nuovo per sei. Di queste la prima era stata di natura geometrica, la seconda d’indole aritmetica, la terza d’intenzione astronomica. Comunque fosse, introdotta così l’alternativa delle divisioni per sei e per dieci, si andò seguitando a quel modo per gli usi diversi della scienza o della vita; e ne risultarono, ad ogni pajo di quelle divisioni, i minuti primi e secondi e terzi; perocchè tra ’l grado ed il minuto primo, quindi tra ’l minuto primo ed il secondo, e tra ’l secondo ed il terzo, troveremo sempre vestigio d’una divisione intermedia.