Pagina:Memorie della Accademia delle Scienze di Torino, Tomo XXIX.djvu/48

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XLIT

II 1 8 di luglio, quamlo era immlnenle la messe, una gvossa gvamruic distnisse quasi iiitierameiUe il raccollo del grano in piii (li qnatlordici comiini, iici contonii di Ciamhcn: il datino, gia grave per sc, diveniie maggiore pel calore die subilo dopo fecesi sentire ecccssivo, per cui le piante die erano state rotte dalla grandiiic, vennero dissecale, in vece die un poco di pioggia ne avrebbe rislabilita la vegetazione. Le, nubi graiidinose si movean dal nordovest al sud-est, e andarono a struggersi in iin diluvio di pioggia suUe terre della Moriana: da torrenti d’ acqua e di fango furono iunoiidati parccclii vigneti, subissate alcune case, rovesciali i ponti rottc le strade.

II 29 di oUobre verso le olto ore e mezzo della sera, a Montmeillan, e piii ancora a S. Pietro d’ Albigny, furono sentite tlue scosse di terremolo, la cui durata fu di tre o quattro secondi; furono anche scosse le montagne dette des Bauges: in Ciamberi poclii s’ aecorsero della commossione della terra, durante la quale un cupo rumore pareva venisse dai sotterranei delle case.

Nella stessa nolle levossi vm violentissimo vento di ponenle, accoinpagnato da pioggia dirottissima: questa burrasca cagiono immensi danni al villaggio deiV Ilopital sous Coiflans: grossi alberi schiaiitali, case rovinate, pesantissiml tetti soUevati, e trasportati alia distanza di alcune tese. La pioggia conlinub copiosa nei giorni seguenli, e foce traboccare il piccol torrente Arli ed il fiume Isera, le cui acque unite, allagando le vicine terre, al dissollo AclV //upital, fecero di quella pianura come un lago, in mezzo a cui parev-a nuotassc l’ anliteatro col Padiglione Reale, costrutti per la soleuuilu della prima pietra all’ ai-ginamento dell’ Isera.