Pagina:Memorie della Accademia delle Scienze di Torino, Tomo XXIX.djvu/601

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somma cura da persona esperta nelle cose numismatiche qual è il Cav. Drovetti. Queste medaglie sono quì in numero di mila trecento sessantaquattro, diverse tutte ed assai bene conservate; e come è solito, coniate in bronzo schietto, ovvero in quella mestura, ora più ora meno ricca d’argento, tutta propria di questa serie, detta comunemente Potin.

Nel descrivere queste medaglie, onde portarle a registro nel nuovo catalogo, ne ho trovate dugento ottantatre che non sono fra quelle descritte dal sig. Mionnet, nè fin qui publicate da altri, ch’io mi sappia. Io le tengo quindi come inedite; e per medaglie alessandrine inedite intendo non solamente quelle che presentano un tipo affatto nuovo; il che, per disgrazia, è molto raro in questa nostra serie, ma quelle ancora che con un tipo già noto differiscono però dalle già conosciute o per la varietà del metallo, e del modulo; o per la diversità della data, e de’ principali accessorii; o finalmente per la differenza del principe in nome del quale furono coniate. Io soglio annoverare fra le varianti tutte le altre minori diversità.

Qualunque sia però il merito di queste medaglie è cosa importante pel progresso della scienza che sieno conosciute; egli è per ciò che ho preso a descriverle, e che le faccio ora di publica ragione.