Pagina:Memorie della Accademia delle Scienze di Torino, Tomo XXIX.djvu/755

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DEL CAV. DI S. QOINTINO 3o5

arrlvi) tutto in pezzi clall’Egitlo, cost ridotto allre volte dalla violenza cii qualche inccndio; ora io mi do vanto di averlo rcslituito quasi nella primicra sua integrity, all’ ammirazione dcgli Erudilij ed all’ amore dei cultori dcUe baone arli, in modo da far dimenticare Ic sue anticlic miine.

Quaiulo si voltsse pur troTar’ qnalche difelto in questa slatna sUnpemla, si polri riiiipro’venu’c alio seultore di aver troppo ailnngale. le fidangi delle dita, e di aver situate le orecchie, perfetlamente d’altionde lavoratc, alquanto plu in alto di quelle clie pare dovrebbero essere. Ma noi vediaino che qncsta particolarili e comune, senza dhtinzione, a tutte le statue egiziane, sieno elleno lavorate semplicemente di manicra, ovvero secondo le regole migliori dell’ arte. ^! Non potrebbesi dire, per sorte, che quella fosse la vera imitaaioue della nalura qual si mostrava allora in quelle conlrade?

4-’ Che nella pratica della pittura pare che gli Egizi non sieno mai andatl d’ un pari passo come nelle altre arti sorelle; si direbbe anzi che non abbiano mai oltrepassata l’ infanzia dell’ arte. Ma ora noi diflicilmente possiamo dar giudizio sopra di cio, perche i soli dipintt egizianl che ci sono rimasti sono quelli de’sepolcri, i (juali, anziche verc pitturc, vogliono essere considerati come parti accessorie della scritlura sacra, e quindi come pure opere di maniera, eseguite piuttosto dagli ierogrammati o sacri scrivani, . che da veri piltori, l’ esistenza de’ quali in Egitto non saprei dire se sia mai stala ben dimostrata da alcun doeumcnto. Ne io acconsentiro certamenle alio Schow die fosse dipiutore, nel senso propi-io di qucsto vocabolb, qiiel suo. JSs’XXy!; ypalii’jg, Belles pictor, che nel papdro borgiano vediamo impiegare vilmente la giomata come semplice opra ncll’ cscavazione d’un fosso a Tolemaide, confuso coi servi, e con altra gente d’ infima condiztone.

Veramente se si avesse a giadicare del valore degli Egiziani ncir arte del dipingere dalle sole figure rigidamentc rontomate che vediamo sulle urae delle loio mummie, o suUc tavolc e cassette ToMO XXIX. 3<j