Pagina:Memorie della Accademia delle Scienze di Torino, Tomo XXIX.djvu/764

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principalmente di Meride e di Sesostri, cogli anni de’ loro regni, ed altre date cronologiche.

Fra (picsti fogU uno ve n’ha oltre ogni credere singolare, Ijcnche manclii quasi per mefe’i, e sia ancli’ esso assai inalconcio. Vedesi quivi disegnata con moitissima diiigenza la ptaota geometrica di un vasto ipogco non diverse, per la forma e Ja diramazione delle sue celle e gallerie, da que’sepolcri sotierraiici die si vedono con mcraviglia si ben conservati ancora poco lungi dalle ruine di Tebe, nella valle delta delle tombe dei Re. Avendo io atlentamente paragonala qiiesta pianta con que’ Reali sepolcri, quali li abbiamo disegnati nella grande Descrizione delCEgitto {Antiq. vol. ii. pi. 77e 79, e vol. in. del testo a face. 182. e seg. Ediz. in 8.°), noa r ho trovala conforme con alcuno di essi. Solo in qualche parte pare clie s’ assomigli alquanto all’ ipogeo che servi già di tomba al quarto Ramesses detio Meiamone, penultimo Re della dinastia diciotlesima, ed avolo del raentovato Sesostri. Questo ipogeo e il quinto clie s’ incontra verso levante in quell’ orriJa angusia valle d’ altissime riinembranze.

Ma soprattulto l’ urna di forma ovale, che sul nostro papiro si vede delineata quasi nel mezzo della maggior sala di quel laberinlo sotterraneo, macchiata a foggia di granito rosso, si mostra in tullo simile all’ enorme sarcofago di quel Monarca, che e parimente di granito, e rimane luttavia nella camera centrale di quel suo sepolcro. Anzi le tre figure che nel papiro veggonsi rappresentale sul copei-chio dell’ urna, cioe il Re solto forma di Phtha-Socari fra due divinita tulelari, forse Neilh ed Iside, soiio quelle siesse, sicconie geutilmente me ne fa sicuro il sig. ChampoUion, che sono scolpite snl vero coperchio di quel sarcofago; il quale coperchio essendo stato tolto di la dall’ infelice viaggiatore Belzoni, si conferva ora nella citta di Cambridge, testimonio perenne della sronsigliata umana rapacita. Voglio sperare che dalle molte scritture e cifre numerali che accompagnano que’sto nostro discgno, cd occupauo pure una gran parte della facciala posteriorc del papiro,