Pagina:Memorie della Accademia delle Scienze di Torino, Tomo XXIX.djvu/781

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DEL CAV. DI S. QDIXTINO Si!)

Alessamlro ii, e tlclla rcgina Bereuice sua sposa e sorella; la qual dala di molta luce alia storia di quel regno tuttavia oscura assai.

8.° Finalmentc i due manuscritti ieratici dell’ anno settimo di Adriano Impcratore, già aderenti al cadavare imbalsamato del nostro bambino Petemenofi.

Dal parngone di lutti quesli documeuli, i qiiali nbbracciano uno Spazlo non minorc di diciolto sccoli, si avra luogo di osservare clie le scritture egiziane conservarono tutta la loro rcgolarili e precisionc fincho l’ Egilto si nianlenne florido sollo i propri Moiiarclii; ma die elle cominciarono a scoslaisene quaudo quel regno cadde solto il doininio degli slranieri, dcclinando scmpre piii fiiiO a tanlo chc la propagazione del Vangelo, e la sci’illura cofia iiou Ic cbbcro fatle inlieramcnte dimenticare.