Pagina:Memorie per servire alla vita di Dante Alighieri.djvu/13

Da Wikisource.
8 memorie

che esso l’inviò a Pietro Aligero pronipote del Divino Poeta, e che da questo con lettera cortese in data di Verona 13. kalendas Januarias 1468. fu dedicata: Magnificis, clarissimisque viris Petro de Medicis, et Thomae Soderino Equiti, Florentini optimatibus, et Patriciis1. Alcuni pezzi più interessanti di questa vita sono stati pubblicati dal suddetto abate Mehus2; ma consultando il codice Laurenziano ho profittato in queste memorie delle notizie in esso contenute. Fatica inutile sarebbe per altro l’additare minutamente tutti coloro, i quali del nostro Dante o per esteso o in ristretto hanno composta la vita; tanto più che nelle nostre librerie, diverse molto brevi se ne ritrovano scritte da autori anonimi3, dalle quali non meno che

    dice «Jo. Marii Philephi artium, et utriusque juris doctoris, equitis aurati, et poetae laureati ad generosum civem Veronensem Dantem Aligerum Dantis, et successorum vita, genus, et mores».

  1. È questo Pietro de’ Medici quello ch’ebbe il sopranome di gottoso, e che fu figliuolo di Cosimo Padre della Patria. Tommaso Soderini poi fu figliuolo di Lorenzo di un altro messer Tommaso, e sedè al governo della Repubblica Fiorentina cinque volte in qualità di Gonfaloniere, e due fra’ Priori. Da esso nacque il celebre Piero Soderini Gonfalonier perpetuo, ed il Cardinale Francesco suo fratello, e Vescovo di Volterra. Da un messer Gio. Vittorio figliuolo di questo messer Tommaso, ed in conseguenza fratello de’ suddetti discesero i Soderini di Roma, e da un Cav. messer Niccolò fratello del medesimo Tommaso i Soderini di Firenze.
  2. Prefazione alla suddetta vita di Dante scritta da Giovannozzo Manetti.
  3. Nella libreria Riccardiana (cod. XXII scansìa N. ord. I.) si contiene una raccolta in lingua latina di vite di filosofi, e di eruditi, che si crede essere di Antonio Cartulario Padovano. Vi è un frammento della vita di Dante, il quale dal dottissimo Giovanni Lami fu trascritto nelle sue novelle letterarie dell’anno 1748. (col. 181 e seg.). Anche l’abate Mehus lo inserì nella vita del Padre Ambrogio (pag. CLXX.) traendolo dal medesimo codice. Di esso non si sa l’autore, siccome ancora di un altra vita di Dante che al dire del Cionacci nelle sopra citate schede si conserva nella libreria Strozziana (nel codice segnato di num. 181 de’ libri in fol.) Ivi pure (nel cod. 301. e 560. de’ libri in 4.° ed in 8.°) trovasi altra vita dello stesso Poeta d’autore anonimo; ed il cod. 1006. de’ libri