Pagina:Memorie per servire alla vita di Dante Alighieri.djvu/146

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di dante alighieri. 139

e rettamente il Dionisi ne inferisce, che insegnò Greco anco a Busone figlio di Busone Novello, suo ospite ed amico, poichè dice a questi in quel suo sonetto, che il figlio, a cui dava insegnamento:

S’avaccia nello stil Greco e Francesco.

Avanti che si ritirasse il nostro Alighieri presso messer Busone, cioè nel 1317. dicono alcuni storici1 che egli in Udine trattenendosi, e particolarmente nel Castello di Tolmino nel Friuli con Pagano della Torre Patriarca d’Aquileja, e prima Vescovo di Padova2, scrivesse buona parte delle sue Cantiche. Ma prima di questi tempi, vale a dire nel 1313. dice Monsignor Fontanini3 che Dante aveva preso ricovero presso Guido da Polenta, Signor di Ravenna, e che da lui era stato spedito suo Ambasciatore ai Veneziani, per rallegrarsi principalmente dell’elezione del nuovo Doge Marino Giorgi, eletto quel medesimo anno 1313. in mancanza del defunto Pier Gradenigo. L’unica prova che si abbia di questo fatto è una supposta lettera di Dante scritta al suddetto Guido di Venezia4, nella quale e di detta città, e de’ Veneziani

  1. Giovanni Bonifacio Storia Trivigiana lib. 7. Cav. Jacopo Valvasone di Maniaco nella Storia manoscritta de’ Patriarchi d’Aquileja, presso il P. Negri negli Scrittori Fiorentini pag. 140. Anzi quest’ultimo racconta che in Tolmino si sporge un sasso, il quale vien chiamato la Sedia di Dante.
  2. Di questo Pagano della Torre si consultino gli Scrittori del Friuli. S’egli successe per altro nel Patriarcato d’Aquileja, come è certissimo, a Gastone della Torre, e se a lui ricorse Dante quando era in detta dignità, ciò non potette accadere, se non dopo il mese d’Agosto del 1318. in cui morì Gastone. Ved. Can. Franc. Florio, dissertazione sopra il Deposito di Gastone Patriarca d’Aquleja, impressa nel Vol. 11. delle Memorie della nostra Soc. Colombaria ed il P. Bernardo Maria de Rubeis in Diss. de nummis Patriarcharum Aquilejensium, inserita nella prima parte delle Dissertazioni di varj De Monetis Italie, raccolte da Filippo Argelati.
  3. Eloq. Ital. lib. 11. cap. 20. Lo dice ancora Scipione Claramonti nel lib. 12. della sua Storia di Cesena.
  4. Il Sansovino nella sua Venezia pag. 326. edizione di Venezia 1663. in 4. descrivendo il Palazzo Ducale dice che sopra il Seggio del Principe nel Salone dell’Eccelso Consiglio de’ Dieci,