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Pagina:Memorie storiche civili, ed ecclesiastiche della città, e diocesi di Larino.djvu/413

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312 MEM. STOR. CIV. ED ECCL.

Alessandro il magno fin’all’India penetrarono, i quali prostorno tutte quelle genti con incredibile felicità, che se l’opposero. Da quelli hanno origine questi, che tu chiami pecore, e non è mutata la natura delle cose, perchè fuggite voi uomini d’avanti alla faccia delle pecore? li dì passati gl’Albanesi han fatto esperienza, se i Pugliesi erano armenti, nè io trovai alcuno, che avesse possuto mirare il mio volto, ho ben mirato, quanto sieno ben armate le spalle de’ tuoi Soldati; ma non ho possuto mirar mai l’Elmi di quelli, nemmeno la faccia, eccetto che di quei solo, ch’ho preso carcerati: nè io ricerco la tua Casa, badandomi di soverchio la mia: ma ben mi adopro, che tu, che spesse volte hai precipitato i pròceri tuoi vicini dalle lor possessioni, non cacciando il Re dalla tua, nè ti venghi compito quelche con iniquissima mente hai persuaso d’invadere il Regno, nella quale fatiga, se forse cadendo, sarò sepolto, come mi vai augurando per la tua, riporterà tal premio l’anima mia dal Rettore del tutto, Dio, se non solo averò perfezzionata la mia intenzione: ma solamente averò premeditato, e tentato alcun fatto egregio: a Dio.

28. Dove stabiliti gl’Albanesi, ed Epiroti formorono in questo Casale, quale in quel tempo si ritrovava totalmente disabitato una Colonia, come sopra. Dopo qualche tempo, cioè li 4. Marzo 1540. diedero supplica a Monsignor Mu- darra Vescovo di Larino, e per esso in una assenza al suo Vicario Generale Governatore dell’Episcopato, e di esso Casale, che si legge in detti Processi, e ciò per ottenere le seguenti grazie, che chiamano Capitolazioni.

Reverendissimo Signore

29. LI Sindici, Eletti, ed homini de lo Casale d’ Vruro fideli Vaxalli de S. M. Ces. et del Rmo Sig. Ferrando Mudarra Episcopo de la Città de Larino sapplicano ad V. S. Rma, come Generale Vicario del detto Signore Episcopo, et Governatore de detti bomini, et Casale, li piaccia per conservazione di detto Casale, et homini, concedere le suddette grazie, e et Capitoli ad talchè rettamente possano vivere, como ad bono, et recto, ac justifico supra modo infrascripto V. S.

Item se sùpplica ad V. S. Rma, che quando li detti bomini, et Vaxalli de Ururo sementassemo in li Territorj de detto Casale, et de V. S. R. siano tenuti rendere per ciascuna versura tumula tre de grano, et de orgio, zoè ala misura piccola.

Item se sùpplica ad V. S. R. che quando li detti homini de Ururo sementassero in nelli Territorj alieni, et non de detto Casale, siano tenuti rendere per ciascuna versura tornala dui, e mezza, tanto se intende de grano, como de orgio, zoè de quello, che sementaranno, e portatolo intro lo Casale sumptibus propriis.

Item se sùpplica ad V, S. R. che quando li predetti homini sementassero lino, fave, ceci, cicerchie, miccole, et omne altra ragione de legumi in nello Paese, et Territorio de Ururo abiano da arrendere onne dece una, zoè decima simili modose intenda in lo miglio.