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Pagina:Memorie storiche civili, ed ecclesiastiche della città, e diocesi di Larino.djvu/474

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LIB IV. CAP. V. 373

dell’Era volgare 312. Costantino il Grande diede con pubblici editti la pace alla Chiesa; perchè allora vinse Massenzio coll’annuncio della vittoria, fattogli dal segno della SS. Croce, che gli apparve dal Cielo scritta ΕΝ ΤΟΥ ΤΩΙ ΝΙΚΑ. cioè in virtù di questo vincerai, come scrive Eusebio al lib.10. della Storia cap.15. onde allora incominciò una nuova epoca, che si disse della pace della Chiesa, e si prese la libertà di fabbricar Tempj al vero Dio in luoghi aperti, e a celebrare pubblicamente Concilj, facendosi tutto prima di nascosto.

14. Non può dirsi adunque, che prima di detto tempo siasi edificata detta Chiesa, quale il P. Coccarella nel §. passato appella Tempio, e molto meno consagrato in un luogo sì pubblico, e rinomato, quanto erano l’Isole di Tremiti; e molto più volendosi asserire nel preced. §. che pervenuta la fama del Tempio a’ Popoli circonvicini, ci concorrevano per soddisfare alla loro divozione, e cose simili. Non è dubbio, che fin dal tempo degl’Apostoli ebbero i Cristiani i luoghi, dove si adunavano ad orare, ad offerire il Divino Sagrificio, ad ascoltare la Divina Parola, a ricevere i SSmi Sagramenti, e a fare in fine altri esercizj di Religione, e il Cenacolo fu il primo luogo, dove si ragunavano gl’Apostoli per quest’effetto, come negl’Atti Apostolici al cap.1. la Casa di Maria Madre di Giovanni, cognominato Marco, parimente fu uno di questi luoghi, come dalli stessi Atti Apostolici cap. 12. e si fatti luoghi, Chiese, e non Templi appella S. Paolo scrivendo a i Corinti, e così ancora Chiese chiama S. Ignazio M., Tertulliano, Eusebio, e altri Scrittori di quei tempi: Alle volte Cryptas, Caemeteria, e spesso AEdes piorum .

15. E queste erano alcune case segrete di persone pie, come in Roma fu quella di Pudente Senatore, Discepolo di S. Pietro, quella di Euprepia Matrona, e altre: o erano caverne sotterranee, onde i Gentili davano a’ Cristiani il nome di Nottambuloni, come quelli, che di notte si radunavano in esse a fare i di loro esercizj, e quantunque in que’ primi tempi si concedevano a’ Cristiani le Chiese, queste non erano pubbliche, nè in foggia di Templi, per la qual cosa presso Minuzio Felice nell’Ottavio disputando Ceciliano contro de’ Cristiani, rimproverava loro: cur nullas Aras habent, Templa, nulla? Sopra di che fa vedere il Baronio ad annum Chrsti 57. che i Cristiani in que’ tempi delle persecuzioni non avevano Altare visibile a’ Gentili, nè Tempj a fomiglianza di quei, che avevano i Gentili, come poi fu fatto, quando Costantino diede la pace alla Chiesa, ed egli ne costruì alcuni, e come si legge nel Breviario Romano nell’ufficio di S. Silvestro, antea negatum erat publice Templum extruendi.

16. Quanto alla Consagrazione si dice in detta carta: Ego, parla Almerado,postulantibus illis faepius, et me anxius petentibus consensum: praebui precationibus eorum, et dedicavi in mense suprascripto, et anno Episcopatus mei decimo sexto, Inductione decima . Et postea adjutus auxilio omnium Creatoris dedicavi hanc Ecclesiam reversus sum ad Sedem Episcopatus nostri. Ben spesso abbiamo nell’Antico Testamento la memoria delle consagrazioni degl’Altari, fatte coll’unzione dell’olio da Mosè, e da Giacobbe; e fu solenne la dedicazione del Tempio di Salomene. E quindi l’uso di consagrarsi i Sagri Altari, quali per nascondersi da’ Gentili, trasportavano i Cristiani prima di darsi la pace alla Chiesa, dove meglio gli veniva fatto di celebrare la Sagra Sinassi: ma quatunque oltre agl’Altari fino dal tempo degl’Apostoli fussero stati dedicati a Dio alcuni luoghi, che da altri si chiamano Oratorj, e da altri