Vai al contenuto

Pagina:Memorie storiche civili, ed ecclesiastiche della città, e diocesi di Larino.djvu/546

Da Wikisource.

LIB IV. CAP. VIII. 445


20. A capo della Nave laterale da parte del Vangelo è porta la Sagrestia, e questa è provveduta del bisognevole, non solo per la cura delle anime, ma anche per potersi decentemente ufficiare dal Clero, essendovi situato anche il Cimiterio. Il Campanile formato di pietre quadrate tiene quattro Campane, delle quali la prima è di peso considerabile. Vi è il Battisterio, e quanto bisogna.

21. Le Sagre Reliquie, che le apportano sommo decoro sono: Sopra l’Altare di S. Donato Vescovo, e M. si conserva una Statua di argento di esso Santo, fatta a spese del qu. Leonardo Perrotta nell’anno 1704. e nella base di essa vi è un pezzo di osso del braccio del medesimo Santo, con sua autentica. Nel Pilastro maggiore dal corno dell’Epistola, all’incontro all’altro, dove sono gli Oli Santi in un armario vi e una cassa di argento di figura quadrata con cristallo dalla parte d’avanti, dove in particolari cassette vi sono le Reliquie di S. Pietro, e di S. Paolo Apostoli, di S. Lorenzo M. di S. Sisto Papa, e M. di S. Calisto Papa, e M. di S. Fabiano Papa, e M. di S. Donato Vescovo, e Martire, di S. Saturnino Martire, di S. Tellurio Martire, de’ SS. Primiano, e Firmiano Martiri, di S. Eunomio Confessore, di S. Giuliano Confessore, di S. Paschasio Confessore, di S. Orsola V. e M. di S. Maria Maddalena, di S. Sinforosa, di S. Savino Confessore, della Cuna di N. S. Gesù Cristo, e di S. Abbagnio. E quella cassa è sigillata col sigillo della b. m. di Gregorio Compagno Vescovo Larinese.

22. Parlando della nuova Chiesa Matrice . Ella tiene la sua origine, come siegue. Avendo ritrovata la già descritta nella nostra prima visita fatta nel 1727. nello stato di sopra riferito, e considerandola troppo indecente al culto Divino, e alla qualità della Terra civile, e suoi buoni abitatori; tosto prendessimo le nostre misure per stabilirsene altra

e unitesi alle nostre intenzioni le brame del Popolo, e del Clero, quello in un pubblico Parlamento, radunato nel tempo della medesima Visita li 3. Novembre stabili dare qualche ajuto, e rifare lo Spedale in luogo comodo per la demolizione dell’altro già cadente, e che doveva servire per sito della nuova Chiesa; e successivamente fu determinato il sito di essa in pubblica piazza del Borgo preaccennato, propriamente nel luogo del suddetto Spedale; e della Chiesa della Santissima Annunziata di pertinenza dell’Arcipretura, la quale era anche cadente.

23. Quindi a’ dì 3. Marzo dell’anno appresso 1728. di nostra commissione fu buttata la prima pietra, benedetta da, D. Lorenzo Facciolla, Prete di Serracapriola, Arciprete allora di essa Terra, che poi disgraziatamente mori nell’anno 1733. col colpo di un fulmine, in atto, che inginocchioni faceva orazione, con dispiacere comune de’ fuoi Parrocchiani, e nostro specialmente per il suo zelo, pietà, e culto del suo officio, e proseguitasi la fabbrica di lunghezza palmi Napolitani 142. e di larghezza palmi 84. con lettere de’ 24. Maggio di quest’anno 1744. a noi scrisse qui in Roma da Larino ci dicono, che già si è compita intieramente nel rustico a tre navi di ordine Toscano con tre porte, che corrispondono in piazza, una grande posta nel mezzo, e due picciole poste in ciascuna delle navi a corrispondenza della maggiore nella sua facciata. Vi è’ un Coro spazioso dopo l’arco maggiore: la sua Sagrestia a lato del corno del Vangelo, essendo nel lato del corno del l’EpistoJa innalzaia la Torre del Campanile, sotto della quale