Pagina:Memorie storiche della città e del territorio di Trento.djvu/80

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62 memorie storiche della città

te, nulle essere e di niun valore, ma il Duca Federico pretendea che fossero valide, ed è da credere che egli non si stimasse punto obbligato a rispettare i decreti, nè a sottomettere la sua causa alla decision del Concilio, essendo quella sacra assemblea solo destinata a decidere le questioni intorno alla religione, ed a regolare la disciplina ecclesiastica, ma non già a giudicare delle contese, che insorgono tra Principi intorno ai loro temporali dominj, ed ai diritti che all’uno posson competere contro dell’altro; se non che interpostosi l’Imperator Sigismondo coll’autorità sua indusse il Duca Federico a restituire al Vescovo Giorgio il suo Vescovato e tutti i luoghi, ch’egli aveva prima occupati. Il documento di questa restituzione portante la data die Mercurii ante Dominicam Palmarum in Novo Spaur 1419 vedesi registrato nel libro che abbiam più volte citato Monumenta Ecclesiæ Tridentinæ pag. 125 e segg. Ritornò dunque in Trento il Vescovo Giorgio, ed assunse nuovamente le redini del governo del suo Principato; ma il suo trionfo fu di breve durata, perchè poco tempo appresso cioè nello stesso anno 1419 li 25 Agosto egli venne arrestato dal Signore di Sporo, e condotto in Castro Spori nella Naunia, ove morì nel susseguente mese di Settembre. Il suo corpo venne poi trasportato in Trento e sepolto nella Cattedrale. Egli donò pria della sua morte una croce grande d’argento portante scolpite