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della naunia. 95

nuova fede di Cristo non sia penetrata prima di tal tempo nell’Anaunia? Maraviglia sarebbe piuttosto, se penetrata vi fosse più presto, tanto più che fino alla fine del quarto secolo in Roma medesima una gran parte dalla nobiltà e del popolo continuava ancora nella idolatria, la quale non si spense affatto in Italia che dopo la venuta de’ Goti nel quinto secolo.

Dice il nostro storico, che la divina Provvidenza fece succedere la conversion dell’Anaunia in una maniera tanto più gloriosa e mirabile, quanto più fiera e vituperevole era stata l’antecedente perfidia ed ostinazione; ed alla pag. 10 poi chiama l’Anaunia quella nazione, che non aveva mai voluto saperne di Gesù Cristo, ed era piena di furore a favore de’ suoi idoli. Io dimanderò in primo luogo al nostro autore, ove abbia egli trovata quella fiera e vituperevole ostinazione e perfidia, della quale accusa i suoi antichi compatrioti; mentre non consta in alcuna guisa, che la fede di Cristo fosse stata loro prima di questo tempo giammai annunciata. I tre santi Martiri avevano bensì convertito alla fede un piccol numero di gente, ma della nuova fede niuna contezza avevano gli altri, e S. Vigilio attesta chiaramente, ch’era ancora in supra dicta regione nomen Domini peregrinum. Come dunque accusarli di fiera e vituperevole perfidia ed ostinazione, e come chiamarli una nazione che non