rivolti ad altre storie, che più importanti sono delle nostre. Molte cose alla storia di Trento e del suo territorio appartenenti, che nel vario corso de’ miei studj mi avveniva d’incontrare, io soleva pure raccogliere, e sebbene confusamente in varie mie carte notare. Io sentiva sovente la voce dell’amor patrio, ed un pungente stimolo a scrivere in quella guisa, che per me si potesse, la nostra storia: ma non versato punto in cotal genere di studj io sentiva altresì, quanto poco atto io fossi ad un lavoro di tal natura, lavoro di lunga lena, e che il travaglio di molt’anni esigendo ora per la mia già troppo grave età non aveva a sperare di poter più compiere. Malgrado di tutto questo io disegnava meco medesimo di render pubbliche almeno quelle poche memorie, che aveva raccolte; ma occupato fin’ora in altre cure tempo non ebbi mai nè agio di recare il mio divisamento ad effetto, ed esse si giacquero fin’ora sconosciute e sepolte. Ora però, che posta ho l’ultima mano alle altre deboli mie opere, e giunto già sono all’età d’ottanta un anno, io credetti di non dover più oltre