Pagina:Memorie storiche della città e marchesato di Ceva.djvu/103

Da Wikisource.

103

da un suo figlio o nipote dello stesso nome sia nato Francesco Adriano che ebbe per madre Antonina Vegnaben delle signore di Clavesana.

Nel 1619 abitando in Ormea fu investito del Beneficio semplice di S. Catterina eretto dalla famiglia Damiano nella chiesa parrocchiale di quel luogo: dopo lui l’ebbe l’abate Lascaris. Fu segretaro del Card. Matteo Barberini: ebbe una pensione sull’arcipretura di Bene.

Nel 1632 Nunzio straordinario presso il re cristianissimo Luigi XIII, e richiamato a Roma il 20 ottobre del 1634, fu proposto alla sede patriarcale d’Antiochia, che ricusò: eletto prelato domestico e segretario dei negozii di stato e dei Principi da Urbano VIII. Nel 1631 era stato creato priore de’ Ss. Pietro ed Orso d’Aosta, ora Collegiata. Nel 1636 fu investito del feudo d’Ormea. Ebbe un canonicato in S. Giovanni in Laterano, fu segretario dei Memoriali, Maestro di camera del Papa e Notaio apostolico. Nel 1643, poi ai 3 luglio fu creato cardinale prete di s. Prisca.

Vivendo parchissimamente sino ad estrema vecchiaia lasciò un ingente patrimonio. Morì ai 12 ottobre del 1655, fu sepolto in s. Giovanni di Laterano e nella cappella di S. Andrea con statua e colle due iscrizioni seguenti:


I.


Francisco Adriano e Caesarea Cevae Marchionum progenie, quem Roma primo Urb. VIII, pont. max. intimum cubicularium a supplicibus libellis, et cubiculi deinde praefectum, Lutetiae postmodum ad Ludov. XIII Galliarum regem pacis christianos inter principes restaurandae nuntium extraordinarium laetanter excepit prael. insuper domest. ac status apud eundem pont. et principum a secretis, demum S. R. E. cardinalem Cevam, summo omnium plausu renunciatum Roma eadem suspexit. Huius sacrosanctae Lateran. Basilicae olim