Pagina:Memorie storiche della città e marchesato di Ceva.djvu/124

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herede suo universale instituisce, e di sua propria bocca ha nominato e nomina la madonna SS. del Mondovì a Vico, cioè l’opera santa e pia infrascritta, la quale in particolare raccomanda con tutte le viscere del cuore, a sua Altezza Serenissima di Savoia, facendola partecipe in essa et in tutti li meriti e preghiere, che perpetuamente usciranno da sì santo instituto...... coi redditi da ricavarsi da quest’eredità, vuole ed ordina, ne siano mantenuti poveri orfanelli ed orfanelle nell’hospitale, et altra casa della detta Maria SS. di Mondovì a Vico, quali poveri orfanelli siano mantenuti e governati in numero corrispondente a detto reddito, ossia entrata nel modo che sono governati, mantenuti ed instrutti alla Madonna SS. di Savona, constituendo fideicommissarii, et esecutori d’essa opera, e di far dette vendite e compre di redditi, e censi, come sopra detta Altezza Serenissima di Savoia e suoi successori, monsignor reverendo vescovo del Mondovì...... Vuole parimenti esso testatore e così espressamente ordina, che gli orfani et orfanelle di Ceva, Sale, Priero, Castelnuovo, e quelli della sua casata di Ceva poveri siano anteposti a tutti altri.......

Li beni feudali, rusticali ed allodiali allegati di sopra, sono l’infrascritti.

E prima gli feudali, cioè:

La sua parte della giurisdizione di Ceva, e del molino Lezza, pedaggio con il sito che è nel castello di detto luoco.

E più la sua parte della giurisdizione di Priero con suoi molini, pedaggio, censo feudale, et il bosco del riscoso con alcuni livelli di galline, e certi quatrini, che sogliono dare li uomini particolari di quel loco, come per li libri di suo padre si vedrà.

E più la sua parte della giurisdizione di Sale, con il suo molino, censo feudale, pedaggio, roide, decime ed altri livelli di galline, con alcuni quatrini e cera, come etc.