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Pagina:Memorie storiche della città e marchesato di Ceva.djvu/197

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antichi banchi, che facevano di loro pessima vista. Fuori del banco di Città e quello della Compagnia, tutti gli altri sono di proprietà dei particolari.

Resterebbe da riformarsi il pulpito, ma sapendosi per tradizione che su di esso vi predicò S. Bernardino da Siena quando si trovava ancor nel Duomo vecchio del Castello, si ha pel medesimo una specie di venerazione.

La civica amministrazione è Patrona di questa chiesa, e tale si fece dichiarare dal vescovo d’Alba nel 1696 con far valere le sue ragioni per mezzo d’uno scritto in lingua latina, che si conserva negli archivii parrocchiali, e sottoscritto Bartholomeus Rovellius advocatus pro patria.

Nel 1737 alli 23 novembre, il padre Ubaldo Romana da Dogliani Minor Riformato instituì ed eresse in questa Collegiata il pio esercizio della Via Crucis.

Monsignor Vitale vescovo d’Alba, nel 1804 consacrò solennemente questa chiesa, come risulta dalla seguente attestazione.

Universis notum sit quemadmodum nos pia vota Rev.mi Capituli insignis Collegiatæ, totius Cleri ac populi huius civitatis prosequentes, ecclesiam maiorem, eiusque altare maius sub titulo Assumptionis Beatissimæ Virginis Mariæ, alterumque in dextera parte erectum sub titulo SS. Rosarii consecravimus, et dedicavimus die decima tertia huius mensis, Reliquias Sanctorum Grati Episcopi et Vitalis martirum, nec non S. Theobaldi confessoris, cuius sacrum depositum in Ecclesia nostra Cathedrali Albensi veneratur, in iisdem altaribus venerantes, collocavimus, officium vero anniversarium eiusdem dedicationis sub ritu duplice primæ classis cum octava die decima octava aprilis adsignandum esse duximus, prout per hoc nostrum decretum adsignamus.

Dat. Cebæ die 14 mensis maii, anno millesimo octingentesimo quarto.

    I. B. Pius Ep.

Pr. Ioseph Viglierchius
Segretarius assumptus
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