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s’impiegano nello stipendio d’un medico in ll. 44, ed in quello d’un chirurgo in lire trenta, ed il restante s’impiega in doti ed in manutenzione della chiesa.

Certo Giacomo Antonio Morretti, con suo testamento delli 25 gennaio 1638, legò a questa chiesa due censi l’uno sulla comunità di Priola del capitale di tremila fiorini e l’altro sulla comunità di Lisio del capitale di crosoni cinquecento coll’obbligo in perpetuo d’una messa quotidiana nell’aurora in questa chiesa in suffragio dell’anima sua.

Quello sulla comunità di Priola, si è perduto, e la comunità di Lisio paga tuttora lire cinquantacinque e cent. 13 e si celebrano messe in proporzione.

Questa chiesa trovasi ai fianchi della strada provinciale in mezzo alla piazza del borgo inferiore, non ha che un altare ed una piccola orchestra sovra la porta d’entrata, tanto la chiesa che il campanile non presentano alcun carattere d’antichità.

Si fa a questa chiesa la processione per la benedizione delle campagne, la prima o seconda domenica dopo Pasqua, come pure la terza delle Rogazioni, e quella del Corpo del Signore.