Pagina:Memorie storiche della città e marchesato di Ceva.djvu/360

Da Wikisource.
360

antichissimo. Si vedono pure sulle stesse mura geroglifici ed iscrizioni confuse ed inintelligibili. Si dice che vi fosse pure una tavola di marmo bianco finissimo con un’iscrizione che ricordava il nome d’un eroe che morì combattendo contro i Saraceni. Perlo fu tenuto col titolo marchionale dai Ceva Nuceto, quindi dai Cambiano di Ruffia, e dai Guerra di Cherasco.

Questo feudo fu pure tenuto con titolo signorile dai Torazza già consignori di Cavallerleone.

PRIERO. Giace questa popolosa terra sulla destra del torrente Cevetta alla distanza di circa tre miglia da Ceva sulla strada provinciale di Savona, era anticamente cinta di turrite mura, ora in gran parte rovinate, trovandosene una sola ben conservata attigua al castello, ora proprio della famiglia Giorelli, ad eccezione della succitata torre di spettanza ancora dei Turinetti.

Nel dì 23 febbraio 1260, Vincenzo di Acqui e Gualtiero

    e Lazzaro, deputato al Parlamento Subalpino, membro e segretario della R. Deputazione sovra gli studi di storia patria ecc. e autore esso pure di pregiatissime opere, cioè dello Specimen inscriptionum latinarum Thomae Vallaurii edidit atque adnotationibus auxit Vincentius Ferrerus Ponzilionus, 1855. De Caesare Salutio Commentarius 1856. Le Mene elettorali, Disamina 1858, il quale schiuse i suoi ricchi archivi; e l’esimio autore cavaliere Adriani membro di molte accademie che con fino discernimento, accurata critica e bella dicitura arricchì le patrie lettere di così bell’opera. È uscita or ora una seconda parte intitolata Monumenti storici diplomatici degli Archivi Ferrero-Ponziglione e di altre nobili case subalpine dalla fine del secolo XII al principio del XIX raccolti ed illustrati per Giovanbattista Adriani cavaliere della sacra equestre milizia de’ Ss. Maurizio e Lazzaro ecc. Aggiunta non meno interessante della prima, la stampa di detta opera onora parimenti il tipografo Ribotta, fa bella mostra fra le pregiate edizioni piemontesi che sono ora alla sesta Esposizione pubblica nel R. Castello del Valentino. Il conte Ponziglione diede il nobile esempio alle famiglie magnatizie. Esse aprendo i loro antichi archivi ed illustrando le loro famiglie doterebbero la patria storia di molti documenti inediti e sconosciuti. Il casato dei Guerra essendosi estinto sul principio del corrente secolo, ne passarono i diritti signorili in quello dei conti Ferrero Ponziglione di Borgo d’Ales della stessa città di Cherasco.