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e del suo castello - libro nono |
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poi per altro decreto del Viceré d’Italia 30 ottobre 1807 vennero dichiarati proprii, e rilasciati alla casa Borromeo, che aveva allegato ragioni di proprietà dei medesimi. Nel 1803 ebbe pure luogo la costruzione del cenotafio nel luogo in cui si vede al presente, opera stata sin qui protratta dopo l’emanazione del manifesto del Piemonte delli 25 novembre 1777. Tumulavansi prima di questo tempo i cadaveri nei sotterranei della parrocchia, divisi a distinti sepolcri secondo le diverse classi e qualità delle persone; dal che venne poi la denominazione di cappella degli Innocenti a quella posta lateralmente all’Altar maggiore verso il campanile, perchè nella sepoltura in essa esistente sepellivansi i fanciulli; ma anteriormente ancora alla costruzione di questi interni sepolcri, tumulavansi i cadavari nel terreno stante fra questa chiesa, e quella de’santi Gratiniano e Felino, che fu cinto soltanto nel 16391. E dopo l’erezione dei sepolcri nella chiesa questo aperto terreno serviva unicamente per depositare le ossa dei defunti soprabbondanti nelle tombe della chiesa. Se questo sistema si deve da un lato riguardare per un sentimento di pietà, onde colla vicinanza, e direi quasi, colla presenza, più viva rimanesse la memoria degli estinti congiunti, è d’altra parte ben riprovevole, e contrario al buon senso il voler calpestare quel terreno che li ricopre, e respirarne le insalubri aure fetenti. Fu perciò con più saggio consiglio in quest’anno prescelto un pezzo di terreno fuori del paese sullo stradale che mette ad Oleggio Castello fra le proprietà di questo ospitale, ed a spesa della fabbrica della chiesa collegiata se ne eresse un quadrato cinto. L’oratorio però è stato costrutto a spesa dell’Aronese Bartolomeo
- ↑ Convenzione tra le comunità ed i Padri Gesuiti 10 giugno 1639 fra gli atti del Comune.