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142 | MEMORIE STORICHE |
ficazioni che v’erano state fatte dagli Spagnuoli. Insegna il modo di fabbricare le fortezze sui monti; e quello che più interessa, di dar le mine per far saltare in aria le fortificazioni. È certo, dice Venturi, che paragonando ciò che scrisse Lionardo, con quello che sull’arte della guerra scrissero dopo di lui, e disegnarono Machiavelli1, e Alberto Durero2, ben iscorgesi che assai maggiori lumi, e più giuste idee sull’arte di offendere e di difendersi aveva il primo: nè, dopo ciò, più ci farà maraviglia che a suo Architetto e Ingegnere militare scelto l’avesse il duca Valentino.
Non vuolsi pretendere che Lionardo l’inventor fosse delle mine e de’ mortai da bombe, poichè di quelle, e di questi parlasi in un codice della biblioteca nazionale di Parigi veduto ed esaminato da Venturi medesimo3, e scritto da Paolo Santini lucchese circa l’anno 1449. Sembra che Lionardo abbia aggiunto all’arte di minare una fortezza l’artifizio d’avvicinarvisi per mezzo della strada coperta che ha delineata, e che veggo pur indicata al num. 5 della sua lettera a Lodovico Sforza4; e che alla bomba abbia aggiunto il getto delle sostanze pungenti fiammeggianti fumose
- ↑ Arte della guerra.
- ↑ De Urbibus, Arcibus, Castellis etc. Parisiis 1535. fol.
- ↑ Essay etc. pag. 54.
- ↑ Vedi sopra pag. 25.