Pagina:Memorie storiche su la vita gli studj e le opere di Lionardo da Vinci.djvu/46

Da Wikisource.

DI LIONARDO DA VINCI. 35

ragionare. Del 1483 ecco quì dunque per lavorare al modello della colossale statua equestre. Fra quest’anno e ’l 1489 abbiamo di lui la direzione d’alcune feste e rappresentazioni per giostre e per nozze; e i ritratti delle due concubine di Lodovico. Abbiamo pure l’istituzione dell’accademia vinciana, sebbene di questa non possiamo fissare l’epoca precisa; e per essa certamente furon disegnate, in gran parte almeno, le cose vinciane relative alla pittura, come alla meccanica, e alla geometria, e scritte molte delle note che trovansi ne’ suoi codici. Nel 1789 molto occuparonlo le feste nuziali pel real maritaggio del duca Gian Galeazzo e di Isabella d’Aragona, nelle quali rappresentò i movimenti de’ pianeti, onde chiamò Paradiso l’ingegnosissima macchina a tal oggetto costruita; e a misura che ognun di loro, nell’aggirarsi del macchinismo, avvicinavasi agli augusti sposi, usciane un Cantore, che la divinità figurava al pianeta attribuita, e i versi cantava scritti dal Bellincioni1. Nell’anno stesso lo veg-


  1. Ecco il titolo che il Tantio premette a’ que’ versi. »La seguente operetta composta da Meser Bernardo Belinzon è una festa o vero ripresentazione chiamata Paradiso, qual fece fare il signor Lodovico in laude della duchessa di Milano, e chiamasi Paradiso perochè v’era fabbricato con il grande ingegno ed arte di Maestro Leonardo Vinci fiorentino il Paradiso con tutti li sette Pianeti che girava e li Pianeti era rapresentati da homini in forma e habito che se descrivono