Pagina:Memorie storiche su la vita gli studj e le opere di Lionardo da Vinci.djvu/63

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52 MEMORIE STORICHE

libro; ma che abbialo scritto lo attesta chiaramente il Lomazzo1.

Non fu però in quest’anno inoperoso il suo pennello, perchè, essendosi dipinto dal Montorfani il Calvario nel refettorio del convento delle Grazie, volle il duca Lodovico che il Vinci vi dipingesse ai due lati, e dipingesse a olio, il ritratto suo, quel della moglie, e de’ figliuoli; il che Lionardo fece contro voglia, se crediamo al P. Gattico religioso domenicano che di quel convento lasciò una storia manoscritta; e soggiugne che »quelle pitture si sono infracidite per essere dipinte a olio, perchè l’olio non si conserva in pitture fatte sopra muri o pietre»2. Fu impresso in Milano nel 1496 il libro di musica di Franchino Gaforio3 con una tavola assai ben disegnata, che opera di Lionardo amantissimo di musica, come s’è detto, o di qualche suo scolare, può riputarsi.

Sappiamo altresì da frate Paciolo più volte mentovato, che per la mediazione di Lionardo egli quì venne in quest’anno; e poichè amico e concittadino gli era, e co-


  1. Trattato dell’Arte e della Pittura. Pag. 158.
  2. Storia genuina del Cenacolo insigne dipinto da Leonardo da Vinci ec. Del P. Domenico Pino. Milano 1796. in 8.º Il P. Allegranza (Op. Eruditi pag. 290), nega che di Lionardo sian quelle figure, ma dell’opinion sua non adduce fondamento.
  3. Practica musice Franchini Gafori Laudensis. Mediol. per Guillelm. Signer. 1496. fol.