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di quel tempo, e che costrette a piegarsi al duro giogo di schiavi fabbricassero nella spiaggia del lago il piccolo ristrettissimo paese per abitarvi nel modo che tuttavia si vede. E siccome in quella parte del lago il pesce Anguilla prolifica assai più che in tutte le altre parti del medesimo, e che avrà maggiormente prolificato in quei tempi, in cui l’emissario Arrone avea libero il placido naturale suo corso, così è probabile che in contemplazione della pesca prodigiosa, che da loro facevasi di un pesce tanto squisito le dessero quindi il nome di Anguillara. Il Sansovino però che scrisse la storia della famiglia Orsini sotto Paolo Giordano 1. suppone a capriccio che il nome di Anguillara possa derivare dal lago Sabatino detto a suo parere anche Angolare. Per quanto applicato mi sia alla storia di antichi e moderni scrittori non potei mai leggere che questo lago fosse chiamato Angolare a riserva del P. Filippo Ferrari nella sua riforma del Calepino del ch. P. Ambrogio, che gli applica falsamente egli pure il significato Tarquinense, come già si è provato al Cap. VII. Forse il lodato autore avrà preso per angoli quelle piccole eminenze, o ammassi di lava vulcanica, che s’inoltrano al di d’oggi in qualche parte del Sabatino, come al Colle prima di giungere a Vigna Grande all’Arrone, e finalmente a Montecchio, dove comincia il seno che porta alla così detta Riserva. Ma tali variazioni, che si scorgono lungo la sua circolare periferia non possono realmente chiamarsi angoli in virtù dei quali debba poi dirsi Angolare, giacchè non v’ha dubbio che in tempi assai più lontani al Secolo XVI. le strade consolari ancora visibili in diversi tratti del piano delle Vigne di Bracciano fino a Vicarello, s ’ inoltravano assai dentro le acque, il che prova ad evidenza, che questi pretesi angoli non facevano parte allora del lago, perchè assai più ristretto e per conseguenza più lontano ai medesimi di quello che era anche ai giorni del Sansovino e come al presente si vede, ed assai più esteso ancora dacchè Clemente X. fece alzare all ’ imboccatura dell’Arrone il famoso argine per introdurre le 1100. once di acqua del lago nell’acquedotto Trajauo, poichè nei secoli addietro non presentava esso che una figura rotonda e quasi perfetta. Appoggiato pertanto il Sansovino all’esistenza di quelle piccole eminenze vulcaniche, e molto di più a quella su cui è situata l’Anguillara, non gli fu certo difficile aggiungere al Sabatino l’altro aggettivo = angolare= e quindi applicarne l’etimologia con analoga probabilità all ’ Anguillara medesima. lo però non intendo sostenere quale delle due concepite ipotesi possa meritar maggior fede presso chiunque leggerà queste mie memorie, e son di parere che l’Anguillara istessa avrà motivo di applaudire piuttosto che disapprovare l’origine che le viene attribuita, benchè appoggiata alla tradizione del volgo, asserendosi ancora che l’angusto paese in origine chiamato la Valle, ritenga tuttavia alcune denomina-