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quella parte del lago, e l’altro benchè corroso dalle spesse maree del detto lago, tuttora esistente ma conservato assai male. Due porte davano l’ingresso all’antico paese per le quali si saliva quindi alla rocca, giacchè dalla parte di settentrione e di levante era inaccessibile attesa l’alta scoscesa rupe, che le serviva di sicurezza per non essere sorpresa. Quella che portava alla volta di Roma, di cui ne ho veduto io stesso le vestigia, trovasi ora affatto distrutta, giacchè fu del tutto demolita nell’anno 1798. per la viltà di non impiegarvi la spesa necessaria al suo risarcimento. L’altra che porta a Bracciano ed altri paesi limitrofi esiste interamente. Dalla sua struttura composta di grosse pietre quadrate, colle quali sono pure costrutte le mura castellane che portano dalla medesima verso la pubblica fontana, si conosce non esser lavoro de’ bassi tempi ma dei più remoti. Sotto il dominio degli Orsini si montava la guardia tanto in tempo di fazione che di pace, ed i respettivi magistrati si occupavano con tutta la massima cura perchè fossero mensilmente pagati tutti quelli ancora, che guardavano le due porte e che componevano la guarnigione della rocca. Dai pubblici registri in che si denota dal 1530. in poi come dissi, si rilevano le liste ossiano riparti, che si facevano a carico della popolazione, per la mensile provvisione del Capitano comandante il forte e sua guarnigione, non che delle persone destinate alla custodia delle suddette porte, ed altre spese che occorrevano pel risarcimento della rocca medesima. Riporterò qui appresso alcuni documenti da me fedelmente estratti dal loro originale, che possono essere riscontrati da chiunque dubitasse della loro legale esistenza, e che del pari serviranno di prova evidente e incontrastabile che quella rocca era tuttavia rispettabile allora, e che finalmente nei secoli antecedenti, essendo assai più forte per la sua situazione, e più guarnita di truppe potè con ragione far fronte ai Colonnesi, quando venivano alle mani cogli Orsini.

Al di 21. Agosto 1530.

Lista di tutte persone, che pagano li denari, cioè nove ducati buttati per la Comtà alla mano di Noi Massari, cioè Agostino Parissi, et Mastro Paolo, et Compagni per la spesa et provisione di M. Francesco da Cingoli Capitano per il mese d’Agosto presente. buttati per centenaro di Lib. Baj. 7 1/2 et per foco baj. 5.