Pagina:Meomartini - I monumenti e le opere d'arte della città di Benevento.djvu/139

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arco traiano 117

no il popolo futuro, soleano stare in osservazione del tempo che il principe uscisse in pubblico, e occupare le vie. I genitori aveano la briga di mostrare i loro pargoletti, e recandosegli in collo, insegnar loro delle dolci parolette e dei teneri vezzi: quelli ripetevano le cose onde erano imbevuti, ma il più delle volte coi loro preghi davano un vano assalto ai sordi orecchi del principe: e non intendendo essi ciò che avessero chiesto, nè ciò ch’era stato negato loro, l’esaudirgli era differito a quel tempo che lo capissero. Voi non soffriste neppur d’essere pregato, e quantunque il maggior diletto degli occhi vostri fosse il satollarsi della vista della romana semenza; ad ogni modo prima che vi vedessero o vi fossero presentati, ordinaste che i loro nomi fossero raccolti e registrati; affinchè fino dall’infanzia da voi nutricati ritrovassero in voi il padre comune, crescessero a spese vostre, se crescevano al vostro servigio, e col vitto da voi loro prestato arrivassero a poter militare sotto di voi, e tanto a voi fossero solo obbligati, quanto lo era ognuno d’essi al proprio genitore1

»È, a dir vero, grande incitamento il procrear figliuoli con la speranza degli alimenti, con la speranza dei congiarii, ma, più che per tanto, con la speranza della libertà, con la speranza della sicurezza2

Anche questa volta l’artista, che concepì questo quadro, e Plinio vanno di accordo armonicamente, da mostrarci la fedeltà storica dello avvenimento, non meno che quella dei bassorilievi del nostro Arco, i quali sono una riconferma di quanto dissi sul principio di questo paragrafo intorno alla natura dei bassorilievi romani nei monumenti in genere, di carattere essenzialmente storico.

Come ci dice Plinio, vediamo Traiano, sceso in mezzo al popolo, presenziare al congiario. Egli è sulla sinistra dell’osservatore, e benchè gli manchi la testa, lo si riconosce subito alle altre parti del corpo, alla statura, al portamento, alle vesti. Ha la tunica manicata, di sotto, scendente sino al ginocchio, il paludamentum di sopra, fermato da una fibula sull’omero destro

  1. Capit. XXVI.
  2. Capit. XXVII.