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arco traiano | 183 |
di trattenere un indomito bue per le corna1, onde i versi di Stazio2:
. . . . ., seu Persaci sub rupibus antri |
Il bue prostrato era il simbolo della terra; Mitra, o il Sole, il calore che la feconda3. Ma, secondo Luctazio4, interprete di Stazio, il bue indica la luna, guidata nel suo corso dal Sole che le infonde la luce. È bene riferire le parole sue proprie, che danno un più chiaro concetto della cosa: «Persae in spelaeis coli Solem primi invenisse dicuntur; et hic Sol proprie nomine vocatur Mithra; quique eclipsim patitur ideoque intra antrum colitur. Est enim in spelaeo Persico habitu, leonis vultu, cum
tiara, utrisque manibus bovis cornua comprimens, qua interpretatio ad Lunam dicitur; nam indignata sequi fratrem, occurrit illi et lumen subtexit. Sol enim Lunam minorem potentia sua et humiliorem docens, taurum insidens cornibus torquet: quibus dictis Statius Lunam bicornem intelligi voluit». Montfauçon si attiene più a questa spiega di Luctazio, poggiandosi sul potere che il Sole