Pagina:Meomartini - I monumenti e le opere d'arte della città di Benevento.djvu/25

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arco traiano 5

I primi, però, non furono che semplicissimi, come quello di Camillo, che era di rozze pietre; sotto gl’imperatori soltanto si ebbero i fastosi ornamenti di sculture, perchè Plinio li chiama novitium inventium, il che devesi riferire di certo non alla adozione recente del genere, bensì alla ricchezza delle decorazioni.

Sul principio, furono costruiti d’un arco solo, o fornix, voce che dinotò il monumento stesso quando non era destinato a decorar la via del corteggio trionfale, e che fu cambiata in quella di arcus allorchè l’uso li volle colà innalzati.

Su ambo le facce in cui si apriva l’arcata due colonne per banda la decoravano, sostenendo la trabeazione; al disopra si elevava l’attico, che trasse l’origine da siffatti monumenti,1 portante l’iscrizione dedicatoria, e su quest’ultimo innalzavasi la statua dell’eroe o il cocchio del trionfatore. Ma poichè con tale sistema risultava un edifizio troppo magro, e lo spazio destinato ai bassorilievi era ristretto, si pensò di aumentare la grossezza dei pilastri, aggiungendo altre quattro colonne ai quattro cantoni esterni. Questo fu il più bel tipo degli archi trionfali ed onorarii, come lo attestano quelli di Tito in Roma e di Traiano in Benevento e in Ancona.

Durand2 si mostra per nulla entusiasta di siffatta combinazione architettonica, quelle colonne gli danno sui nervi: »car on ne nous persuadera jamais (dice egli) que d’inutiles et de froides colonnes puissent dire quelque chose à l’esprit, à plus forte raison qu’elles puissent parler avec plus d’energie que des inscriptions et des morceaux de sculpture dont elles usurpent la place dans les arcs de trionphe» Io non divido l’opinione dell’illustre francese; il mio entusiasmo cresce quando contemplo le stupende colonne, i bellissimi capitelli, la ricca trabeazione del nostro arco, che da quelli assume un aspetto di grandiosità, che non saprei concepire se le pareti fossero decorate solo di sculture e la cima coronata di modesta cornice. Anzi a me sembra che lo

  1. Pietro Selvatico, Le Arti del Disegno in Italia, parte prima, arte antica, pag. 86.
  2. Precis des leçon d’Architecture, Paris, 1817, seconde volume, pag. 25.