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Con grande precisione Galeno, il quale visse proprio in quei tempi, ci narra di lui: «Vias refecit, quae quidem earum humidae aut lutosae partes erant, lapidibus sternens, aut editis agestionibus exaltans, quae sentieosae et asperae erant, eas expurgans, ac flumina, quae transiri non possent, pontibus jungens; ubi longior quam opus erat via videbatur, aliam breviorem exscindens, sicubi vero propter arduum collem difficilis erat, per mitiora loca deflectens; iam si consessa feris, aut deserta ora, ab illa transferens, ac per habitata ducens1». Come vedesi, adunque, Traiano restaurò e migliorò molte vie, ed alcune quasi ricostruì, menandole per nuovi e migliori siti. Questa forse fu la causa per la quale molte vie presero nome da Lui,2 per l’antica costumanza di intitolarle dal nome dell’autore, secondo l’autorità di Siculo Flacco: viae publicae regales auctorum nomina obtinent3.

A simiglianza di Augusto, anche Traiano ebbe un altro grande onore, quello della coniazione di una medaglia4, in memoria di una delle vie dal suo nome detta Traiana. Questa medaglia, riportata da Pedrusi5, corrisponde al quadro in bassorilievo dell’arco di Costantino6. Ma vi è discordanza tra gli autori per determinare a quale delle vie debbasi essa riferire, se cioè alla Via Asturica in Ispagna, appellata pure Traiana, se ad una delle vie da Benevento a Brindisi, se a tutta l’Appia da Roma a Brindisi, o solamente al tratto di quest’ultima verso le Paludi Pontine. Bergier e Pedrusi7 sono di opinione che si riferisca a quest’ultimo, per i particolari che la compongono, proprii delle Paludi Pontine. Invece Bellori8 asserisce che il quadro dell’arco di Costantino (simile affatto alla medaglia, come ho detto) si riferisca al tratto dell’Appia da Benevento a Brindisi. E così pure Gior-

  1. Galenus in lib. Method. med. 9. 8.
  2. Bergier, op. cit. tom. I. pag. 55, 57, 58, 96, 97, 409 — Pedrusi; i Cesari in argento, tom. II. pag. 429 e 430.
  3. Borgier, op. cit. tom. I. pag. 93.
  4.  id. id. pag. 95, 96 e 97.
  5. Op. ora cit. luogo id. e tav. 32 fig. VII.
  6. Bellori, op. cit tav. 29.
  7. Luogi ora citati.
  8. Luogo ultimo citato.