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20 arco traiano


sono un prezioso ricordo della permanenza che fece in Benevento l’illustre Vanvitelli, quando vi si portò per «ordinare qualche necessario riparo al rovinoso ponte sul fiume Calore» accosto la città; nella quale occasione egli fece prendere le dimensioni del nostro Arco dal nominato Piermarini e da suo figlio Carlo Vanvitelli. Poi gentilmente permise che i disegni rilevati fossero incisi dal Nolli, come questi per riconoscenza dichiara nella sua opera.1

Da Giovanni de Nicastro2 apprendo che il pittore Giacopo del Po, nell’anno 1684, per incarico dello Abate Giovanni Giordani Beneventano, rilevò i disegni del nostro monumento, e li fece incidere in parte dalla sorella Teresa del Po; quando, sorpreso dalla morte il Giordani, il lavoro rimase interrotto. Come fa intravedere il de Nicastro, questo del Po menò poi a compimento l’opera per suo conto. Ma a mia conoscenza non è venuto tal lavoro.

Aggiungo che il De Vita nella riferita opera riporta una bella incisione del Gaultier su disegno di G. B. Natale della veduta prospettica interna dell’Arco.

Queste sono le opere dove più particolarmente si è trattato di proposito del nostro Arco. Gli altri scrittori, a parer mio, non han fatto che prendere da esse il materiale, per darne qualche cenno nelle loro opere che andrò citando man mano il bisogno lo richiederà.


3. descrizione dell’arco di benevento


Affidandoci ai disegni, avrei potuto risparmiare al lettore ed a me le noie di una descrizione, la quale suole d’ordinario riuscir poco gradita; però me la caverò brevemente, anche per la ragione che spesso dovrò tornare sulle stesse cose.

Dall’insieme si scorge (Tav. I, II e III) che quest’Arco è ad un sol fornice, appoggiato a due pilastrate. Queste si compon-

  1. Op. cit, pag. I.
  2. Op. cit. pag. 79 e 80.