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varianti 59
e le cittadi e i tetti;

e son le nostre mura i nostri petti.
Quei pianti, quei sospiri
non son pregi fra noi. Pregio allo Scita

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Tamiri. È noto.

Semiramide.   Or siedi, Ircano.

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Semiramide.   (È questi Idreno.)

Ircano. Tu impallidisci, amico! (a Scitalce)
Perché?
Scitalce.   Perché mi vedo
sí gran rivale a fronte.
Mirteo.   Io non lo credo.
Tamiri. Nino, tu avvampi in volto!
Che fu?
Semiramide.   Cosí m’accendo
per costume talora.
Tamiri.   (Io non l’intendo.)
Semiramide. Fin dall’indico clima

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Semiramide. ..................

la scelta d’un rivale. Il nume e l’ara
eccovi, o prenci.

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Ircano. ..................

Questa è l’ara de’ sciti e questo è il nume.
Tamiri. (Qual asprezza!)
Ircano.   Si sceglie
oggi lo sposo, o resta
altro rito a compir?
Tamiri.   No, del mio core
il genio ormai farò palese.
Semiramide.   (Ah! temo
che Scitalce sará.)
Tamiri.   L’ardir d’Ircano
..................
Semiramide.   Sospendi
la scelta, o principessa. Un lieve impegno
questo non è: del tuo riposo anch’io