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194 | xix - antigono |
sgombre le vie di Macedonia al trono.
Alessandro. Oh, quanto a me piú caro
il trionfo saría, se non scemasse
della sorte il favore
tanta parte di merto al mio sudore!
Ma d’Antigono avesti
contezza ancor?
Clearco. No: estinto
per ventura ei restò.
Alessandro. Dunque m’invola
la fortuna rubella
la conquista maggior.
Clearco. Non la piú bella:
Berenice è tua preda.
Alessandro. È ver?
Clearco. Sorpresa
fu da me nella fuga. I tuoi guerrieri
or la guidano a te: di pochi istanti
io prevenni i suoi passi.
Alessandro. Ah! tutti or sono
paghi i miei voti: a lei corriam.
Clearco. T’arresta:
odo strepito d’armi.
SCENA VII
Ismene affannata, indi Antigono difendendosi
da’ soldati d’Epiro, e detti.
deh! serbami, Alessandro.
Alessandro. Ov’è?
Antigono. (difendendosi) Superbi,
ancora io non son vinto.