diritto veniva di goderne splendidamente.”
Coll’avervi poi nel secolo sedicesimo gettate profonde radici le belle arti, mercè appunto il favore de’ nostri, sempre pronto all’avanzamento di esse; di mano in mano ebbero qui campo di cospicuamente spiegare li maravigliosi loro talenti Giorgione, Tiziano, il Pordenone, Paolo, e il Tintoretto nella pittura; il Sansovino, Tullio Lombardo, il Vittoria, e Danese Cataneo nella scultura; Alessandro Leopardi e Vettore Gambello ne’ lavori di getto; siccome fecero a’ tempi medesimi Fra Giocondo, il Sansovino, Pietro e Tullio Lombardi, il Sammichieli, il Palladio, lo Scamozzio nell’architettura. Quindi belle e continue occasioni si avevano di aggiungere alle opere preziose degli