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il libro d'enrico 55



XI.



È mezzanotte, nè trovar quïete
Pòn le mie membra. Presso al suo ricamo
90Oggi rinvenni tra le sparse lane
Picciol libro dorato. Il nastro bianco
Era confitto a questo canto acceso
D’estrania musa. Il lampo d’uno sguardo
Me lo raccolse nella mente intero:

95«Quando più ferve intorno a me la danza,
Quand’alto il riso nei conviti suona,
L’anima mia, nella sua buia stanza.
Di te, di te, solo di te ragiona.
«Il dolor, la calunnia, i tradimenti
100M’appresti pur, lo sfido, amaro fato;
Esser potrà il mio cor ne’ suoi cimenti
Da te, da te, solo da te spezzato».

Miranda entrò in quel punto, ed una vampa
Le corse di rossor fino a’ capelli,
105Enrico, dunque le dirai che l’ami?