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A T T O

Tir.Voi sciocchi amanti, voi
Lo figurate un Dio,
Per haver degna scusa al fallir vostro.
Non sai tu, che gli Dei, misero, e stolto,
Governan giustamente il tutto; & egli
Regge il suo Regno sempre ingiustamente?
Amore altro non è, che un furor cieco,
Un ben dannoso, un mal sicuro appoggio,
Tiranno ingiusto al fin de’ vostri cori:
Il ben, ch’egli v’addita è finto, e ’l male
Pur troppo vero; e s’egli pur tal volta
Promette qualche ben, tosto vi toglie
La speme di fruirlo: onde maggiore
Si fa la doglia, e più cresce l’affanno.
Questi sono i piacer, questi i contenti,
Che voi provate amando,
Per un lieve piacere,
Mille gravi tormenti,
E per poca dolcezza molto amaro;
Nè mai provate un bene,
Senza tormenti, e pene:
Onde ben posso dir, ch’ogni piacere,
Ch’Amor vi fà gustare, altro non sia,
Che diletto fugace, e dolor fermo,
Dubbio ben, certo male,
Honor celato, e dishonor palese
Fede perfida, e frale,
Sollecito furor, tenace, e saldo,
Pigra ragion, senso veloce, e presto,


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