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106 Mitologia comparata.

stre è antropogonico. La leggenda del primo nume si congiunge alla leggenda del primo uomo. L’albero ha il secreto della vita ossia il secreto della scienza; anche Buddha nasce, si educa e raggiunge la sua suprema beatitudine presso l’albero che finalmente lo personifica. Nelle tradizioni bibliche e cristiane, l’albero di Adamo, l’albero del paradiso terrestre, l’albero della generazione, si trasforma in albero di rigenerazione, di redenzione, in albero della Croce; il mito avendo così descritta tutta la sua parabola ideale, dalla prima significazione fallica, al simbolo divino del sacrificio consciente dell’individuo per tutta la specie.

Nè l’albero soltanto è vivo, ogni parte dell’albero, le radici, il ceppo, il tronco, le foglie, i fiori, i frutti hanno la loro leggenda mitica.

È nota la potenza magica attribuita dalla medicina popolare a certe radici. Fin dall’età vedica lo stregone che conosceva i rimedî infallibili era chiamato col nome di mûlakit che vuol dire «dotto nelle radici» . Ma quella scienza non pareva pura; quindi il solo mostro, il solo orco indiano appare fornito di quelle radici, onde il suo nome di mûlavat; e mûladeva o «Dio delle radici» si chiama pure il persecutore odioso del Dio Kr’ishna, l’Erode indiano Kansa. Tra i Boschimani, il dottor Bleek ha trovato questa leggenda, probabilmente fallica, intorno all’origine delle stelle della via lattea. Una madre molto avara dava a sua figlia in troppo scarsa quantità a mangiare di una certa radice rossa, ch’essa, senza dubbio amava particolarmente; la figlia un