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Al Professore


ANTELMO SEVERINI




Mio dotto Collega, mio caro e pregiato Amico,


Offro a Lei uno de’ miei libri più piccoli, e mi troverei davvero molto confuso se dalla sola picciolezza evidentissima del dono, Ella dovesse argomentare della stima che Le professo, e dell’affetto che io sento per Lei. Ma questa confusione non è possibile, perchè so pure ch’Ella mi conosce e, conoscendomi, non ignora ch’io Le voglio più bene, ch’io non possa dimostrargliene in questa paginetta.

Dovrei ora dire alcune parole del libro stesso, anzi del libriccino, e scusarne, prima d’ogni cosa, il titolo alquanto ambizioso, che non fu scelto da me, ma che l’egregio editore, per conformarsi all’uso già introdotto nella sua pregevole piccola Biblioteca, dovette eleggere. Io credeva che bastasse e fosse già quasi troppo intitolare il libretto: Introduzione alla Mitologia comparata. Un vero trattato non lo credo ancora possibile;