Pagina:Modena descritta da Francesco Sossaj.djvu/17

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Chiesa del Paradiso.


Fu fabbricata nel 1596 col disegno di Giovanni Cuerra modenese a spese del Prete Ciulio BeCecco, il quale conviveva con altri Sacerdoti sotto le regole di S. Filippo Neri. L’anno 1604 venne assegnata ai Teatini, poi nel 1638 ai Carmelitani scalzi, nel 1808 ai Francescani Minori Osservanti, finalmente 1819 alla Congregazione delle Figlie di Gesù, e con essa agl’Istituti delle Sordo-mute, e delle Scuole di carità.

Altare 1. S. Anna e S. Gioachino, di Pietro Paolo dell’Abate juniore modenese.

2. Maria Vergine bambina di Lodovico Lana, modenese.

3. S. Bonaventura, S. Bernardino da Siena, S. Pasquale Baylon, S. Francesco Solano ed altri Santi, pittura di Luigi L’Aforest.

Subito dopo il disastro della forte scossa di tremuoto da cui Modena restò spaventata la notte del 12 al 13 Marzo 1832, venne promossa da alcuni divoti una pia Unione ad onore di S. Francesco Solano speciale protetlbre nel terribile flagello, eretta poi canonicamente in questa Chiesa in forza di Decreto Vescovile 8 Marzo 1833, con privilegio, per quanto spetta al Vescovo, di dedicare il 13 Marzo di ciascun anno a Patrocinio del Santo.

4. S. Giuseppe in estasi, quadro creduto di Giovanni Boulanger di Troas. Sopra la mensa di