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Sul finir dello stesso 967 Giovanni incoronò in imperatore collega al padre Ottone II, e dopo alcuni anni di pace pagò anch’egli il suo tributo alla natura, essendo passato all’altra vita nell’autunno del 972.

Dei vari denari col nome di Giovanni tre soli con certezza diamo a questo papa, e tutti col nome dell’imperatore Ottone I, col quale fu sempre in stretta relazione.

Il primo (Tav. IX, N° 2) è nel diritto simile ai denari di Leone VIII, cioè ha, diviso il nome suo da quello del cesare da una sbarra, su tre linee IOHS PAPA OTTO, e nel rovescio in giro SCS PETRVS, con ROA per Roma nel campo.

Nel secondo mal conservato (Tav. IX, N° 3) essendo mancante buona parte della leggenda, vedesi solamente da una parte in giro .... ANNES ed in mezzo assieme legato in forma di monogramma OTTO, e dall’altra SCS PET... e nel campo una crocetta con attorno ROMA.

Il peso del primo è di grani 28, e del secondo grani 26, onde appare che da qualche tempo questi denari eransi migliorati.

Del terzo sono due varietà (Tav. IX, Ni 4 e 5), cioè che in ambedue sta nel campo da un lato una croce patente, col braccio inferiore più lungo nel primo, e tutte quattro uguali quelle del secondo, con attorno OTTONI IMPER, e dall’altro in giro SCS PETRVS RO per Roma, ed in mezzo fra quattro globetti IOH con sotto e sopra una P per Iohannes Papa. Il loro peso è di molto diminuito dai precedenti, essendo di soli grani 21 quello del primo, e di grani 22 quello del secondo.

Il Cinagli che sopra un disegno del Selvaggi1 diede questo denaro a Giovanni XV, senza badare che dal finir del 983 per vari anni rimase vacante l’impero, dice che nella leggenda dopo Scs Petrus vi è Ap. per Apostolus, ma avendo io potuto esaminare qualcheduno di tali pezzi, in tutti vidi le lettere RO, epperciò a questa lezione credetti di dovermi attenere.

II Vignoli2 attribuisce a questo papa un denaro, che vedemmo essere di Giovanni XII perchè in esso col nome d’Ottone leggesi Dominus Johannes e dice indicarsi il Secondo, ma nessuna buona ragione ne adduce.

Il Cinagli3 nel classificare questo pezzo seguì il Vignoli togliendolo a Giovanni XII, ma invece gli dà quello che appartiene al XIII e che veniamo di descrivere col N° 2 della tavola IX.

  1. Come sopra, pag. 11.
  2. Come avanti, pag. 80 e 81.
  3. Pag. 10.