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Di questo pezzo non ho potuto avere il peso, ma credo di non sbagliare dicendolo uguale a quelli di Giovanni VIII.

Il Muratori1 attribuì a Marino un altro denaro con Carolus da una parte e dall’altra un monogramma che lesse MARINVS, ma avendo io ben esaminato tal pezzo che conservasi nella collezione di S. M., riconobbi che la parte del monogramma che prese per una R invece contiene le lettere PE, epperciò non già quel nome ma bensì SEPANVS devesi leggere, epperciò a Stefano V credo di doverlo attribuire.


ADRIANO III

884-885.


Due giorni dopo la morte di Marino epperciò anche nel mese di maggio dell'884 fu eletto papa Adriano III.

Questi, secondo Martin Polono citato dal Muratori2, fece un decreto ut Imperator non intromitteret se de electione, che il nostro annalista mette in dubbio dicendo che l’elezione de’ pontefici si lasciava in libertà al clero e popolo romano, e solamente gli imperatori occidentali, sull'esempio dei precedenti Greci augusti, pretendevano e stabilirono che questa si dovesse da essi approvare per venire alla consecrazione. Crediamo invece col Pagi che Adriano abbia potuto far tal decreto, avendo già sopra veduto che i messi imperiali pretesero d’intervenire all’elezione di Adriano II, e siccome parlando dell’elezione di Giovanni VIII, di Marino e di quest’Adriano nessun storico fa menzione dell’assenso dell’imperatore per la consecrazione, così potrebbe essere che questi avesse preteso d’intervenire quando fu l’ultimo eletto, ciò che però avrebbe potuto essere stato causa di tal decreto. Il Muratori al solito gode di quest’occasione per affermare che i Carolingi stabilirono che non si potesse consecrare il nuovo papa senza il loro assenso come usavano i Bizantini, e ciò contro la verità, come abbiamo già notato.

Ritornando alla sopradetta costituzione papale, quest’autore dice che il primo che ne parlò fu Martin Polono, e ciò per dimostrarne la poca sua probabilità scrivendo questi nella seconda metà del secolo xiii, epperciò

  1. Antiquitates Italicae medii aevi. Dissertatio XXVII Papae. N° XXI.
  2. Annali all’anno 884.