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DOCUMENTI



I.


Lettera di Cristoforo Aicolzo a monsignor Carlo Settala contenente il conto delle monete battute per suo ordine.

(Presso il signor Bonetta di Pavia)

10 marzo 1678.


Di mano di monsig. Settala. Lettera et fede del signor zecchiero e cuniatore delli danari fatti stampate da mons. Settala vescovo di Tortona in somma di scudi 23 - in nu. 27 sono ciascheduno di valore soldi 5½ di Milano. 18/45

Ill.mo et Rev.mo Sig.r Sig.r mio P.ron Coll.mo

Con la presente e buona occasione inuio a V. S. Ill.ª le desiderate medaglie quale sono in numero quaranta cinque e ancora rimando quella medaglia che V. S. Ill.ª mi mando per sagiare assieme la fede deli sagiatori di questa zecha della bontà del argento e valuta. Al feraro per le stampe di acciaio ho pagato lire dieci e altre dieci ne ho regalato li operari per le fatture di dette medaglie; et in quanto alla fattura del mio intaglio dello stampe ne facio un dono a V. S. Ill.ª con pregarla a condonarmi l’ardire e assieme la tardanza promettendo a V. S. Ill.ª che in altra occasione saro piu puntuale; restara V. S. Ill.ª seruita in sua occorenza honorarmi de suoi da me stimatissimi comandi che mi trovara sempre prontisimo mentre con ogni affetto a V. S. Ill.ª bacio le sacrate mani. Genova addi 10 marzo 1678

oss.° et oblig.° seru.° vero
Cristoforo Aicholzo.